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1) Dizion. 5° Ed. .
FUSCELLINO.
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FUSCELLINO.
Definiz: Diminut. di Fuscello. Piccolo fuscello. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 209: Faccendo cader pietruzze, e cotali fuscellini, tanto fece, che.... il giovane venne quivi.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 106: E rimena con un fuscellino, bellamente, tanto a tuo modo, ec.
Esempio: Cellin. Pros. 73: Si dee pigliare un fuscellino sottile, e con esso si piglia di quel verderame, il quale dee essere come un colore da dipingere, e con il detto fuscellino si dee distendere un poco grossetto in su quelle giunture ec.
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 27: Si servono di due fuscellini fatti in forma rotonda e spuntati, e lunghi un palmo.
Esempio: Spallanz. Opusc. 1, 176: Nidificano su altri corpi, come stecchetti, fuscellini, bruscoli ec.
Definiz: § I. Fuscellini, diconsi familiarmente Le aste che fanno, con mano incerta e malferma, i fanciulli nel loro primo imparare a scrivere. Onde Cominciare da' fuscellini, vale figuratam. Cominciare da' primi elementi o rudimenti di un'arte o disciplina.
Definiz: § II. Andare sui fuscellini, o sui fuscelli, o Camminare, sui fuscellini, o sui fuscelli; dicesi scherzevolmente, e in doppio senso, di chi ha le gambe lunghe e sottili, da parere fuscellini. –
Esempio: Lipp. Malm. 4, 7: È tra costoro un certo girellaio Che per l'asciutto va su i fuscellini; Male in arnese ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 326: Va su i fuscellini, vuol dire: Ha gambe così sottili, che rassembrano due fuscelli: termine usatissimo da noi in questo proposito, che diciamo: Camminare su' fuscelli.
Definiz: § III. Cercare col fuscellino, od anche Trovare, col fuscellino, riferito a cosa dannosa o molesta o pericolosa, usasi familiarmente per Attirarcela addosso; Far cosa, Operare in guisa, da avvenirci alcun male per nostra propria colpa, e come se a bella posta ce lo fossimo procurato. –
Esempio: Pucc. A. Rim. 334: E' par che noi andiam col fuscellino Cercando pur che noi possiam far guerra, E mai non poserem se questa terra, Com'ella è sormontata, non va al chino.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 336: Oggidì, in cambio di cercar guadagni, Si va col fuscellin trovando perdite.
Esempio: Ambr. Furt. 4, 2: Oh come mi giova far natte a simil persone, che par se le vadino cercando col fuscellino.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 68: Pronto è ciascuno, e vuol tra mille stocchi Esporre il ventre, come un paladino; Chè, per servire a dame, tali allocchi Cercan l'occasïon col fuscellino.
Esempio: Not. Malm. 1, 107: Cercar col fuscellino. Cercar minutamente e con diligenza. Il tale cerca le busse col fuscellino, vuol dire: Il tale fa tutto quel che egli può, per esser percosso o per toccarne. Questo detto vien da quei ragazzi dell'infima plebe, i quali, dopochè è venuta in Firenze una gran pioggia, che abbia fatta correr l'acqua per la città, vanno cercando per le strade, vicine alle gran fogne che portano in Arno, se trovano fralle commettiture delle lastre delle strade, spilli, chiodi, ed altre cose simili, portate e lasciate quivi dall'acque correnti: e per far ciò si servono d'uno stecco o fuscelletto di scopa o d'altro, col quale vanno rifrugando i fessi di dette commettiture: e perchè così gran diligenze son troppe al poco utile, ne è nato il suddetto proverbio, che ha l'accennato senso.
Esempio: Fag. Comm. 3, 280: Ma non le ha egli volute (le busse) veramente? confessatela giusta. A. Signor Orazio mio, son con voi, n'ha cercato (come si suol dire) col fuscellino.
Esempio: E Fag. Rim. 2, 218: Col fuscellin le chiocche e le ferite Si vedevan cercare.
Esempio: Crudel. Rim. 123: Tu, che cerchi il malan col fuscellino, Non ti lasciar fuggir questo festino.
Definiz: § IV. Cercare checchessia col fuscellino, usasi pur familiarmente per Cercarlo con sottile e minuziosa cura; e propriamente, o col mal animo di trovar cosa cattiva o biasimevole, o con qualche altro secondo fine, o con eccessiva premura e sollecitudine. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 176: Impariamo.... a essere debitori de' benefizj senza paura alcuna e senza passione, e stare attenti, quando vengono l'occasioni di rendere i benefizj, ma non già d'andarle cercando col fuscellino.
Esempio: E Varch. Lez. Pros. var. 2, 80: Pensando per avventura che io avessi trovato questa occasione da me a me, o almeno cercatala, come si dice, col fuscellino, non per mostrare di sapere io qualcosa in così bassa e certa disputa, ma che altri non sapesse nulla.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 3, 351: Cercan sempre l'occasioni col fuscellino per dilettare il popolaccio con quelle loro disonestà.
Esempio: Red. Lett. 1, 157: E che cosa vuol ella ch'io trovi da correggere e da riformare in un'opera così pulita? Or via su le dirò, che ho cercato col fuscellino, e non mi è stato possibile trovarvi cosa veruna correggibile.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 203: E quei tanti bisticci, de' quali il Nisieli severissimo ed aspro critico.... ritrova ne' buoni autori, e particolarmente in Virgilio, i cui luoghi sì fatti.... va egli a cercare, come si dice, col fuscellino.
Esempio: Targ. Vit. Michel. 219: Chi avrebbe mai potuto supporre, che nell'Istoria delle Piante de' Lidi Veneti si dovesse cercare, come si suol dire, col fuscellino ogni chimerico e mendicato pretesto, per abiurare senza motivo alcuno l'amicizia, e per far pompa di una gran disistima per il Micheli?
Definiz: § V. E pure per Cercare con somma diligenza, riferito scherzevolmente a persona; anche in senso figurato. –
Esempio: Pataff. 3: Col fuscellin caendo oggi t'andai.
Esempio: Fag. Comm. 5, 368: A' tempi d'oggi trall'altre belle cose, avere un marito baggeo a questa foggia? non ve lo lasciate scappare, ve' ; perchè e' sarà raccolto per aria: nè anche a cercarne col fuscellino lo potreste trovare.
Definiz: § VI. Rompere il fuscellino; maniera proverbiale, che significa Rompere l'amicizia, Adirarsi, Guastarsi: derivata probabilmente dal costume, proprio di tempi e paesi diversi, che in dichiarazioni o convenzioni fra particolari, uno stecco o fuscello, o filo di stoppia, stesse a simboleggiare stipulazione od accordo; e per contrario, la rottura di quello, dissenso o discordia. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 313: I' ho rotto el fuscellino Pur un tratto e sciolto il gruppo; I' son fuor d'un gran viluppo.
Definiz: § VII. Trarre prima la trave dall'occhio proprio, e poi il fuscellino dall'occhio altrui. Maniera scritturale, che significa Emendarsi prima dei proprj gravi difetti, per aver poi autorità di corregger gli altri de' difetti loro leggieri. –
Esempio: S. Gir. Grad. 59: Trai prima la trave del tuo occhio, e poi vedrai più chiaramente lo fuscellino nell'occhio del tuo fratello.